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Gli italiani e il darkweb

 


Ogni tanto mi piace navigare nel darkweb per vedere che succede dall'altra parte di internet. Non pensate subito male, è vero che ci trovi ogni tipo di fogna, ma il lato oscuro della rete è nato per permettere ai dissidenti politici di comunicare con il mondo esterno.
Nel darkweb ci trovi tanti giornalisti, testate prestigiose come la BBC o il New York Times, premi Pulitzer. Poi ci sono i blog che parlano di tutto, dai cartoni animati alla politica. Tutto molto bello e interessante peccato che siano di tutte le nazionalità tranne che italiani. Ci trovi inglesi, tedesci, olandesi, americani, portoghesi, cinesi, rumeni, ma non gli italiani.
Nel darkweb i connazionali sono pochissimi e si dividono in due categorie, chi posta cose zozze e non mi riferisco alle pozzanghere e chi è esperto informatico e scrive di cose tecniche spesso in inglese senza degnarsi di digitare un solo rigo in italiano.
Manca tutto il resto. Non ci sono giornalisti italiani, non ci sono testate giornalistiche italiane, c'è la CNN ma nessuna emittente italiana, noi italiani siamo i grandi assenti eppure è possibile scrivere ciò che ufficialmente sui nostri giornali non si può dire, in poche parole manca l'informazione italiana, sia quella ufficiale sia quella non ufficiale. Manca però anche la leggerezza di argomenti più frivoli come le ricette di cucina. Esiste un sito di ricette italiane, in inglese e non so quanto attendibili, meglio di niente. Eppure nel darkweb ci sta parecchia gente e non è neppure difficile navigarci, basta installare Tor e il gioco è fatto, ad esempio c'è molta musica alternativa, roba che non viene trasmessa dalle radio ma non per questo di qualità inferiore, ci sono poeti, narratori, poi si ci trovi anche cose che è meglio evitare, ma si sa che c'è il buono e il cattivo, ce lo insegnano sin da bambini con le favole. Il darkweb potrebbe essere una risorsa ma è inutilizzata, com'è nostro uso, noi siamo un popolo eccezionale ma non sappiamo cogliere le occasioni, Meucci si fece soffiare il brevetto del telefono, Olivetti poteva essere leader nei computer e l'abbiamo mandata in malora, così come Enichem inventrice della plastica come la conosciamo oggi, quella che chiamavamo moplen.

 

Immagine creata da: https://chat.chaton.ai 

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