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Avventure ai Caraibi

    Dopo trent’anni è giunto il momento di raccontare le mie avventure a Santo Domingo. Avevo un collega con un fratello che stava sull’isola caraibica con la moglie e i figli e un’estate mi convinse ad andarci ospite del fratello. Quando qualcuno ti invita ai Caraibi che fai, dici no? Sia mai. Quindi fai il passaporto, prenoti il volo e parti. Due ragazzi, sani, con gli ormoni al posto giusto, il sole, il mare, le palme, tutto faceva presupporre ad una vacanza da sogno. Non è stato propriamente un sogno, neppure un incubo sia chiaro, diciamo un sonno agitato. Arriviamo a Santo Domingo che è sera tardi e dato che la casa del fratello è distante dall’aeroporto facciamo tappa da un amico a cenare per poi raggiungere finalmente l’abitazione. Vista l’ora tarda appena arriviamo andiamo a dormire nella nostra camera che stava di fianco alla cucina. Il mattino verso mezzogiorno vengo svegliato da alcune voci concitate, mi alzo, apro la porta della camera e davanti ...

La vita è emozione


 

La vicenda della piccola Indi ci pone interrogativi morali. Hanno ragione i genitori a voler perpetuare la vita di quell'esserino inidfeso e sfortunato o ha ragione la medicina nel dire che non c'è speranza e che clinicamente è morta? Ha senso prolungare una vita che non si svilupperà mai? Ognuno risponde per sè ovviamente, non c'è una risposta giusta, esiste solo il dramma e la sofferenza che scelte difficili comportano.

Io personalmente fra la non-vita e la morte preferisco la morte. La vita non è solo crescita, non è solo il pulsare di un cuore, la vita è soprattutto emozioni, senza le emozioni non siamo niente. Forse il cuore potrà continare a battere, il sangue a pulsare, ma non sarebbe vita. Sarei un semplice ammasso di cellule, un grumo di carne e ossa, non sarei io. Perchè il me stesso non esisterebbe più, sarebbe volato via, estinto, sparito, morto. Allora che senso avrebbe costringere il cuore a pompare il sangue, che senso avrebbe quel corpo vuoto senza me stesso? 

Un tumore cresce e, si spera, muore, ma non prova emozioni, non ride, non piange non si arrabbia, è soltanto una massa cellulare. Ecco, senza emozioni sarei come un tumore, nè più nè meno. Allora sarebbe meglio porre fine a tutto. 

Perchè la morte fa parte della vita e bisogna accettarla. Può fare paura ed è capibile, ma non siamo degli Highlander, siamo uomini ed esiste anche la dignità della vita e anche la dignità della morte, dignità che spesso gli obiettori di coscienza non considerano.

Beh, teneteli lontani da me gli obiettori, che non osino neppure avvicinarsi, chi è obiettore non dovrebbe fare il medico, a mio parere. Sia chiaro a tutti non voglio essere salvato


Immagine creata da Ideogram

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