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La vita è emozione
La vicenda della piccola Indi ci pone interrogativi morali. Hanno ragione i genitori a voler perpetuare la vita di quell'esserino inidfeso e sfortunato o ha ragione la medicina nel dire che non c'è speranza e che clinicamente è morta? Ha senso prolungare una vita che non si svilupperà mai? Ognuno risponde per sè ovviamente, non c'è una risposta giusta, esiste solo il dramma e la sofferenza che scelte difficili comportano.
Io personalmente fra la non-vita e la morte preferisco la morte. La vita non è solo crescita, non è solo il pulsare di un cuore, la vita è soprattutto emozioni, senza le emozioni non siamo niente. Forse il cuore potrà continare a battere, il sangue a pulsare, ma non sarebbe vita. Sarei un semplice ammasso di cellule, un grumo di carne e ossa, non sarei io. Perchè il me stesso non esisterebbe più, sarebbe volato via, estinto, sparito, morto. Allora che senso avrebbe costringere il cuore a pompare il sangue, che senso avrebbe quel corpo vuoto senza me stesso?
Un tumore cresce e, si spera, muore, ma non prova emozioni, non ride, non piange non si arrabbia, è soltanto una massa cellulare. Ecco, senza emozioni sarei come un tumore, nè più nè meno. Allora sarebbe meglio porre fine a tutto.
Perchè la morte fa parte della vita e bisogna accettarla. Può fare paura ed è capibile, ma non siamo degli Highlander, siamo uomini ed esiste anche la dignità della vita e anche la dignità della morte, dignità che spesso gli obiettori di coscienza non considerano.
Beh, teneteli lontani da me gli obiettori, che non osino neppure avvicinarsi, chi è obiettore non dovrebbe fare il medico, a mio parere. Sia chiaro a tutti non voglio essere salvato.
Immagine creata da Ideogram
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