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Gli italiani e il darkweb

  Ogni tanto mi piace navigare nel darkweb per vedere che succede dall'altra parte di internet. Non pensate subito male, è vero che ci trovi ogni tipo di fogna, ma il lato oscuro della rete è nato per permettere ai dissidenti politici di comunicare con il mondo esterno. Nel darkweb ci trovi tanti giornalisti, testate prestigiose come la BBC o il New York Times, premi Pulitzer. Poi ci sono i blog che parlano di tutto, dai cartoni animati alla politica. Tutto molto bello e interessante peccato che siano di tutte le nazionalità tranne che italiani. Ci trovi inglesi, tedesci, olandesi, americani, portoghesi, cinesi, rumeni, ma non gli italiani. Nel darkweb i connazionali sono pochissimi e si dividono in due categorie, chi posta cose zozze e non mi riferisco alle pozzanghere e chi è esperto informatico e scrive di cose tecniche spesso in inglese senza degnarsi di digitare un solo rigo in italiano. Manca tutto il resto. Non ci sono giornalisti italiani, non ci sono testate giornalistiche...

Amore indifferente

Tutti abbiamo sofferto per amore. La sofferenza del cuore è ineluttabile come mangiare e dormire, tutti abbiamo pianto, ci siamo arrabbiati, tutti abbiamo lasciato e siamo stati lasciati. Ciò che uccide davvero l’amore non è il tradimento come si pensa in genere. Il tradimento può essere figlio di un momento, di una debolezza, di un trasporto fugace, di una passione travolgente ed effimera. Quello che veramente uccide un amore è l’indifferenza. Quando ti senti dire non mi importa, non mi interessa, ho già i miei problemi, non stressare, lasciami in pace, significa che l’amore è finito ed è meglio andarsene, è meglio darci un taglio e chiudere prima che la situazione incancrenisca e faccia ancora più male. L’indifferenza può essere sistematica, ti accorgi che non interessi più, che ciò che ti accade nella vita non ha più importanza oppure può essere una frase buttata lì a cui al momento non dai importanza, ma che scava e scava e alla fine vi ritrovate sui bordi di un burrone, tu da una parte a l’altra metà dall’altra. Non ci sono ponti per riunirvi e forse non ne vuoi, allora l’unica cosa che resta da fare è voltarsi e andare per la propria strada. I passi sono lenti, pesanti, faticosi fino a quando non ti accorgi che in realtà quell’addio è una liberazione e allora diventano leggeri e veloci. Ti lasci alle spalle l’indifferenza e non importa se l’altro o l’altra ti implora di tornare indietro, non lo fai, perché quell’indifferenza ti ha cambiato, ti ha maturato, ti ha fatto crescere anche se hai pianto, sei hai sofferto, sei hai urlato al cielo il tuo dolore. Quell’indifferenza in fondo ti ha reso più forte, ora sai che ce la puoi fare da solo, che non hai bisogno di quell’aiuto che non c’è stato, di quella parola che non hai sentito, di quel gesto che non ti ha sfiorato. Non è una vittoria, perché in amore nessuno vince, è semplicemente un ostacolo che hai superato e sei pronto ad andare avanti, da solo o con qualcun altro non importa.

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